Ad Aprile è stata inaugurata in Triennale a Milano “Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini”. Un’ampia retrospettiva sull’opera di Mendini, architetto, designer, artista e teorico che ha segnato le rivoluzioni del pensiero e del costume del vecchio secolo e del nuovo millennio.
La mostra, visibile fino al 13 ottobre 2024, è prodotta da Triennale Milano, Fondation Cartier pour l’Art Contemporain e partnership di Abet Laminati in collaborazione con Archivio Alessandro Mendini e curata da Fulvio Irace, con progetto di allestimento di Pierre Charpin.
Fin dalla sua nascita Abet ha sempre saputo confrontarsi con il mondo del design e dell’architettura, sostenendo movimenti artistici e rivoluzioni stilistiche che hanno fortemente influenzato la storia del design italiano. Così fu alla fine degli anni 70 con il movimento Alchimia, del quale Alessandro Mendini è stato prezioso collaboratore.
Da quel momento in poi, la sinergia tra Abet Laminati e l’Atelier Mendini non si è più fermata, dando vita ad arredi, collezioni e grandi progetti di architettura in cui il laminato ha saputo assumere un ruolo primario, in grado di esprimere quello che doveva essere “un libero e continuo movimento del pensiero”. (Manifesto di Alchimia, Alessandro Mendini, 1984).
“La lunga attività di Abet Laminati nel campo della decorazione delle superfici rappresenta un fenomeno particolare e importantissimo nella storia del design italiano. I motivi di questa particolarità sono vari, ed assieme hanno concorso alla realizzazione di un catalogo eccellente.[…]
La decorazione delle superfici è un atto antichissimo che forse precede l’architettura. È un modo di scrivere, di coinvolgere gli oggetti nella letterarietà della mente e della psiche umana. È una attitudine basica nell’approfondimento del rapporto fra gli uomini e gli ambienti.[…]
Abet gioca da protagonista, nel mondo contemporaneo, questa responsabilità sociale, culturale e artistica. Anche perché gli esiti dei suoi ultimi ritrovati tecnici sono indirizzati verso una agilità di intervento sulla materia, che la rende quasi disponibile al desiderio decorativo di ognuno di noi. E si sa, che unire l’alta tiratura alla personalizzazione del pezzo unico è uno dei grandi goal del design.”.
Alessandro Mendini (2003)
In Mostra, fra le altre opere, due decorativi in stampa digitale che ricreano le installazioni storiche: Interno di un Interno e Le mie prigioni. 21 modelli di architetture progettate dall’Atelier Mendini -tra cui 9 provenienti dalla collezione privata di Abet-, e un grande pannello che riproduce gli studi di decorazioni per le facciate degli edifici del Quartiere Posco a Seoul.